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Alla scoperta dell’Eurovision Song Contest 2022

today12/05/2022 28 1

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Questa sera andrà in onda la seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2022. Scopriremo quindi quali saranno le nazioni che si contenderanno la vittoria con le 5 big Italia, Francia, Spagna, Regno Unito e Germania, e con le dieci qualificate lo scorso martedì Svizzera, Armenia, Islanda, Lituania, Portogallo, Norvegia, Grecia, Ucraina, Moldavia e Paesi Bassi. Ma com’è nato l’Eurovision? E perché l’Italia va direttamente in finale? C’è mai stato un parimerito? Esiste qualche aneddoto divertente come per Sanremo? Con questo articolo proviamo a rispondere ad un po’ di dubbi che aleggiano attorno alla competizione europea e a permettervi di sfoggiare le vostre conoscenze sull’Eurovision sabato sera mentre guarderete la finale tifando con noi, neanche a dirlo, per l’Italia.

eurovision

ESC: CENNI STORICI
L’Eurovision Song Contest nasce a Lugano nel 1956, ideato dal drammaturgo Sergio Pugliese e ispirato al festival di Sanremo. L’idea di fondo era quella di unire i Paesi europei, duramente provati perché appena usciti dalla Seconda Guerra Mondiale. L’Italia ha vinto la competizione per ben tre volte: nel 1964, con Gigliola Cinquetti e la sua “Non ho l’età”, nel 1990, con Toto Cotugno e la sua “Insieme”, e nel 2021, con i Måneskin e la loro “Zitti e buoni”. Paradossalmente nel 1958 arrivammo terzi con l’emblema della canzone italiana nel mondo: “Nel blu dipinto di blu”. Nel 1969 il festival ha quattro vincitori: UK, Spagna, Paesi Bassi e Francia terminano a pari punti. Nel 1974 l’Eurovision venne trasmesso in differita un mese dopo: in quel periodo in Italia era in corso la consultazione abrogativa sul divorzio e la Rai aveva paura che la canzone della Cinquetti, intitolata “Sì”, potesse influenzare il voto.
L’Italia rientra tra i Big Five, le cinque nazioni che hanno per prime sostenuto economicamente l’Unione europea di radiodiffusione e che tuttora la supportano maggiormente. Per questo queste cinque Nazioni accedono direttamente alla finale. Tra questi Big Five l’Italia è anche quella che si è assentata più volte: abbiamo infatti saltato 19 edizioni, per motivi economici o di scarso interessa verso la manifestazione. Ma la notizia più assurda arriva dalla scorsa edizione. In un servizio su BBC News, in cui i commentatori dell’Eurovision da tutto il continente hanno raccontato le loro storie più strane della storia del concorso, il rappresentante francese Stéphane Bern ha detto di aver ricevuto un messaggio da Macron la notte della vittoria italiana ,in cui gli si chiedeva di “fare qualcosa” in merito: “È stato un gran casino, ho ricevuto così tanti messaggi sul mio telefonino, anche uno dal presidente francese, che mi dicevano che Måneskin doveva essere squalificato, dicendo: ‘Devi fare qualcosa, per favore’. […] Il ministro francese per gli Affari europei, che era a Rotterdam per il concorso, mi ha anche inviato messaggi dicendo: ‘Cosa dobbiamo fare? Cosa dovremmo fare? Per favore, fai qualcosa…’ Ma cosa avrei potuto fare? Non stavo conducendo il programma. Non sono il presidente dell’Eurovision!

ESC 2022: LA LOCATION
Ogni anno l’Eurovision si svolge nel Paese che ha vinto il festival l’anno precedente. Grazie alla vittoria dei Måneskin a Rotterdam quindi, l’Italia ha nuovamente l’onore di ospitare la competizione. Dopo un susseguirsi di candidature da parte di molti comuni italiani, la scelta è ricaduta su Torino. Il capoluogo piemontese ha messo a servizio del festival molti dei luoghi chiave della città. Il cuore pulsante dell’Eurovision sarà il Pala Olimpico, che ha già ospitato eventi importanti come il torneo olimpico di hockey su ghiaccio nel 2006. Attorno ad esso, nello scenario verde di Piazza d’Armi, ci sono varie strutture per le migliaia di persone addette ai lavori da ogni parte d’Europa. Per il Turquoise Carpet la scelta è ricaduta niente di meno che un sito UNESCO: la Reggia di Venaria Reale, cornice perfetta per l’apertura di questo grande evento.

carpet

ESC 2022: LE CURIOSITÀ
Questa è la sessantaseiesima edizione dell’Eurovision e il tema scelto per quest’anno è “The Sound of Beauty”. Martedì abbiamo avuto un assaggio dei vari ospiti previsti. Questa sera si esibiranno i ragazzi de Il volo in modo inedito, poiché Gianluca è risultato positivo al covid e sarà presente virtualmente, e ci sarà un attesissimo duetto tra i conduttori della kermesse Laura Pausini e Mika. Questa sera si esibiranno in gara inoltre Achille Lauro, che ha annunciato che utilizzerà sul palco un toro meccanico, per San Marino e i The Rasmus, band nota ai millenials per i brani dei primi anni 2000 come “In the shadows”, per la Finlandia. Sabato per la finale invece sono attesi i Måneskin e dopo ben cinquantotto anni dalla sua vittoria, la prima per l’Italia, Gigliola Cinquetti.

Quest’anno però le speranze italiane sono rivolte tutte su di loro: Mahmood e Blanco. In occasione della loro partecipazione, Simone Marchetti (direttore di Vanity Fair Italia) e i fotografi Luigi & Iango, hanno deciso di inaugurare una mostra fotografica con gli scatti realizzati ai due artisti per Vanity Fair, dove sono stati in copertina a febbraio. La mostra è stata inaugurata ieri alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino. Non solo, il duo che ci rappresenta ha già vinto il premio Best Lyrics per il miglior testo in gara, premio attribuito lo scorso anno a “Zitti e buoni”. Speriamo sia un buon auspicio!

Written by: Fabio

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