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Meet&Greet – Eurovision Song Contest 2022

today05/05/2022 41 1

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La prima conferenza stampa dell’Italia si è aperta con la sola presenza di Mahmood, Blanco (impegnato in un concerto questa sera – 05/05 -) lo raggiungerà a Torino nei prossimi giorni.

Le domande si sono dunque concentrate più su Mahmood, la prima ha toccato i ricordi dell’artista sulle passate edizioni dell’Eurovision che lo hanno visto protagonista.

Quanto è stato importante per te partecipare all’edizione del 2019?
E’ stato molto importante, un’occasione incredibile per portare la mia musica in Europa e per farmi conoscere anche fuori dall’Italia.

Cosa hai consigliato a Blanco, dato che sarà la sua prima volta sul palco dell’Eurovision?
Gli ho semplicemente detto di restare tranquillo e di godersi al massimo il momento, senza farsi sopraffare dalla pressione e l’ansia.

Cosa fai tu, invece, per concentrarti prima di un concerto?
Faccio in modo di annullare tutti i pensieri che mi passano per la testa. Rimango a lungo in silenzio e penso solo alla performance.

Ti senti più in “comfort-zone” a cantare da solo o in coppia?
Generalmente non faccio questo tipo di distinzioni. In questo caso è stato importantissimo avere due artisti con due età così diverse: ha dato al brano la credibilità che merita e permette di esprimere al meglio il suo significato.

I Maneskin, scorsi vincitori dell’ESC, hanno lanciato un messaggio forte verso Putin sul palco del Coachella. Vedremo qualcosa di simile anche sul palco torinese o comunque pensate di “rispondere” al loro invito?
In questo caso credo non esista alcun tipo di competizione. Ognuno fa quello che si sente nel momento in cui sente di farlo. Non è una competizione ed è giusto che ognuno faccia la sua parte.

Finisce quindi l’intervista a Mahmood durante la prima conferenza stampa dell’Eurovision Song Contest 2022.

Abbiamo però una sorpresa: direttamente dalla “squadra” di San Marino, abbiamo assistito per voi anche alla conferenza stampa di Achille Lauro. Ecco com’è andata:

Perchè la scelta del nome “Achille Lauro”, così particolare?
La scelta è arrivata per due motivi principali, la prima di questi è che il mio vero nome è Lauro. Ma non solo: Lauro è stato anche un personaggio italiano con una storia alle spalle molto particolare.

Sei contento della seconda prova sul palco?
Sono molto contento. reputo l’Eurovision un’esperienza incredibile, una grande opportunità. Non solo: l’Eurovision è anche un evento che ha molto rispetto per le performance degli artisti.

Perchè hai deciso di partecipare, gareggiando per San Marino?
Ho suonato ovunque in Italia, è anche un modo per far conoscere ancor di più la mia musica, non lo nascondo.

Quanti outfit hai portato qui a Torino? Oltre a quelli che utilizzerai sul palco.
Circa un camion.

Cosa ti ispira quando scelti un outfit per una performance?
Parto innanzitutto dalla canzone in se e penso cosa significa questa canzone per me, cosa rappresenta. Io cerco semplicemente di proiettare quello che ascolto nei brani, nel mio modo di vestire.

“STRIPPER” è stata scritta appositamente per l’evento?
No. Non ho mai scritto una canzone apposta per un evento. Avevo molto materiale in archivio, realizzato durante una sessione di studio quasi infinita.

Di cosa parla “STRIPPER”, la canzone con cui gareggerai?
Parla di una storia d’amore tra uno stripper e una cowgirl. Sono persone che decidono di fare quello che vogliono, quindi fondamentalmente è una canzone senza limiti, un manifesto di libertà.

Cosa ne pensi delle critiche che puntualmente ricevi dopo le tue stravaganti apparizioni televisive?
In generale credo che le critiche facciano parte di quello che facciamo, noi mettiamo in “piazza” tutto ciò che pensiamo e facciamo, per questo motivo è giusto che ci siano persone che non apprezzano quello che fai. Io accetto il loro pensiero.

Written by: Fabio

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