Musica

72° Festival di Sanremo: tutti i suoni della seconda serata

today03/02/2022 17 3

Background
share close

Continua il nostro viaggio sanremese alla scoperta di tutti i brani in gara al Festival. Se nell’articolo di ieri (link https://omegaradio.it/72-festival-di-sanremo-tutti-i-suoni-della-prima-serata/) abbiamo analizzato le 12 esibizioni della prima serata, oggi completiamo con le 13 della seconda, ancora una volta in ordine di apparizione.

Credits: gettyimages

– “Farfalle” di Sangiovanni
Sangiovanni approda per la prima volta al Festival dopo un anno ricco di successi, tra i quali la vittoria nella categoria canto ad “Amici”. Presenta “Farfalle”: un brano pop che ha tutti gli ingredienti per diventare una hit. Nel brano il giovane cantautore racconta, attraverso una serie di “fotografie” di momenti di quotidianità, quanto sia importante avere nella propria vita persone che ti diano un senso di normalità e ti lascino respirare. Il pezzo inoltre è il primo estratto dell’album di inediti “Cadere Volare”, in uscita il prossimo 8 aprile.

– “Tuo padre, mia madre, Lucia” di Giovanni Truppi
Prima esperienza all’Ariston per Giovanni Truppi, che è già stato premiato con la targa MEI come Miglior Artista Indipendente e con il Premio Lunezia per Sanremo 2022. Il suo brano “Tuo padre, mia madre, Lucia” vanta tra gli altri delle firme d’eccezione nel panorama musicale italiano: Pacifico e Niccolò Contessa ( I cani), e si presenta come uno dei brani più ricercati di questa edizione. Il pezzo accosta tradizione ed innovazione, linee melodiche e parlato, ruvidità e sentimento. Racconta una storia d’amore adulta, di due persone che continuano a scegliersi nonostante i momenti difficili e le opinioni altrui.

– “Tantissimo” de Le Vibrazioni
Quarta edizione sanremese per Le Vibrazioni, che portano in gara il brano “Tantissimo”. Il sound del pezzo è chiaro fin dalla prima nota: veloce e rock, con chiare influenze anni 80. A fare da contrasto c’è un testo intimo, attraverso il quale il leader della band milanese, Francesco Sarcina, racconta ciò che è stato, tra palco e vita privata, e le nuove consapevolezze che lo renderanno ciò che sarà. Tra queste consapevolezze l’amore per se stessi e la capacità di centrarsi assumono un ruolo centrale.

– “Ogni volta è così” di Emma
Emma torna in gara dieci anni dopo la sua vittoria con “Non è l’inferno” presentando il brano “Ogni volta è così” e la scelta inedita di far dirigere l’orchestra per lei da Francesca MIchielin. Un bellissimo esempio di girl power che si intona perfettamente allo spirito di una canzone in cui ogni donna può ritrovarsi o ritrovare pezzi della sua vita. Il pezzo infatti parla di un amore ormai trascinato dalle parole con il quale bisogna fare i conti e prendere una decisione.

– “Virale” di Matteo Romano
Secondo vincitore di Sanremo Giovani grazie al suo inedito “Testa e croce”, Matteo Romano parte da Tiktok e arriva al Festival con il brano “Virale”. Il pezzo è una ballata pop che attinge dai classici italiani ma risulta molto moderna sia a livello musicale che nel testo. Esso racconta infatti di una storia in cui l’amore ed il litigio si alternano accostando questi sentimenti a delle immagini del mondo digitali, come per esempio l’andare in tendenza e diventare per l’appunto virale.

– “Voglio amarti” di Iva Zanicchi
Torna all’Ariston Iva Zanicchi, la donna che più di tutte ha calcato quel palco come vincitrice (ben tre volte). Presenta “Voglio amarti”, una canzone scritta trent’anni fa e mai stata pubblicata in attesa del momento giusto. Quel momento pare essere proprio oggi, visto che il brano non dimostra per niente la sua età grazie all’arrangiamento ipermoderno che gli è stato cucito addosso, in grado di coniugare la tradizione alla vena blues dell’artista. Anche il testo dimostra di non avere età parlando di un amore impetuoso che stravolge la nostra vita e ci fa sentire vivi.

– “Chimica” di Ditonellapiaga e Donatella Rettore
Un duo inedito e travolgente. Ditonellapiaga inizia a scrivere il brano in gara, “Chimica”, ispirandosi a Donatella Rettore, che successivamente la rivede insieme a lei fino a portare le due artiste insieme a Sanremo. Impossibile non rivedere lo stile dell’icona Rettore in questo pezzo pop che strizza l’occhio alla disco anni 70-80. Un’esplosione di energia spudorata e travolgente che celebra la libertà contro ogni moralismo e ci ricorda con ironia che tutto nella vita è questione di chimica.

– “O forse sei tu” di Elisa
Sono passati ventuno anni da quando una giovanissima Elisa vinceva il suo primo ed uno Festival con “Luce (Tramonti a nord est)”. Ieri la cantautrice friulana è tornata sul palco che l’ha lanciata presentando il brano “O forse sei tu”. Una ballata pop emozionante ed energica allo stesso tempo, che diventa un inno pieno di luce alla vita e alle piccole cose che la rendono degna di essere vissuta cambiando tutto il nostro mondo. Il pezzo è contenuto anche nel nuovo album dell’artista “Ritorno al futuro/Back to the future”, in uscita il prossimo 18 febbraio.

– “Sei tu” di Fabrizio Moro
Settimo Sanremo per Fabrizio Moro che vinse sia la categoria giovani nel 2007 con Pensa, sia la categoria big in coppia con Ermal Meta nel 2018 con “Non mi avete fatto niente”. Quest’anno porta in gara “Sei tu”, una meravigliosa dichiarazione d’amore e di gratitudine scritta per una persona che “in questo momento così surreale e complicato, mi ha salvato dalla parte peggiore di me, dal mostro, dalla depressione“, come dichiara lo stesso Fabrizio.
L’amore per il cantautore ha sempre rappresentato una via d’uscita, soprattutto in un periodo difficile come quello pandemico che stiamo attraversando.

– “Sesso occasionale” di Tananai
Arriva al Festival grazie al suo brano “Esagerata”, valso il secondo posto a Sanremo Giovani, Tananai presenta “Sesso occasionale”, un pezzo leggero e fresco che si apre a sonorità dance fino alla ritmica elettropop del ritornello. La storia raccontata con grande ironia è quella di un ragazzo che deve nel contempo dichiarare i propri sentimenti e difendersi dall’accusa di tradimento. Possiamo definirlo un inno all’amore in tutte le sue forme.

– “Ovunque sarai” di Irama
Dopo l’esperienza dello scorso anno in cui in ha potuto esibirsi per un caso di positività al covid nel suo staff, Irama vuole riscattarsi con il brano “Ovunque sarai”. Un pezzo dalla struttura complessa, che mostra le capacità vocali dell’artista anche grazie ad una produzione contemporanea e suggestiva. Irama guarda al cielo e alla natura per esprimere ciò che sente, in particolare la mancanza di una persona importante che non c’è più. Una mancanza che la natura riesce in qualche modo ad alleviare quasi rendendo viva quella persona nel suo ricordo e nella natura stessa.

– “Perfetta così” di Aka7even
Il finalista di “Amici” ha debuttato ieri sera all’Ariston con il brano “Perfetta così”. Un pezzo ritmato dalle sfumature rock che parla ad una ragazza per parlare in realtà a se stesso e a chiunque non si sia accettato sia per l’aspetto fisico che per il resto. Luca, vero nome di Aka7even, vuole lanciare il messaggio dell’accettazione, di comprendere che il primo passo per andare avanti nella vita è l’amore prima di tutto verso di sé, l’accorgersi di essere perfetti così come si è, nei propri pregi e nei difetti.

– “Abbi cura di te” di Highsnob & Hu
Highsnob e Hu sono due talenti della nuova generazione musicale che si presentano per la prima volta al Festival con il brano “Abbi cura di te”. Il pezzo presenta sonorità contemporanee in grado di unire pop e rap. Sebbene sembri raccontare la fine di una storia, in realtà parla della consapevolezza che questa storia sia giunta al capolinea, in cui una volta superato il naturale lutto per la fine si riesca ad augurare ogni bene e che la persona con cui ci si sta lasciando possa prendersi cura di sé.

Written by: Fabio

Rate it

LE NOSTRE PRODUZIONI

ASCOLTACI CON LA NOSTRA APP

0%